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Septum piercing: scopri i segreti dei maestri

I segreti dei maestri del septum piercing Il septum piercing è un orecchino che si posiziona attraverso la cartilagine finale […]

I segreti dei maestri del septum piercing

Il septum piercing è un orecchino che si posiziona attraverso la cartilagine finale del setto nasale e per intenderci ricorda l’anello che viene messo ai tori. Prima di decidere se il septum piercing è quello che fa per noi, è bene fare una chiacchierata con chi già ce l’ha o con un esperto professionista e fare delle proce con i piercing finti. Per i migliori risultati, il septum piercing va praticato da un professionista che possa assicurare un ambiente sterile e della strumentazione sterile. Una volta che ci siamo assicurati di essere in un ambiente igienicamente impeccabile e che sappiamo di essere in buone mani, i segreti per avere il miglior septum piercing stanno tutti nella scelta del posizionamento del buco e nel diametro dell’anello (o nella lunghezza dell’asta del piercing, per chi cerca un look decisamente fuori dall’ordinario). Quindi il professionista dovrà saperci guidare a scegliere quanto “in alto” andare a bucare, posizionando degli anelli di prova prima di bucare, e soprattutto dovrà farci capire bene l’effetto finale del septum a seconda di quanto vicino alla bocca o alla punta del naso verrà effettuato il buco. Se vogliamo un piercing più discreto, che si appoggi alle labbra e sporga poco, bucheremo in alto, lontano dalla punta del naso e sceglieremo un orecchino di diametro ridotto. Se al contrario vogliamo un effetto drastico sceglieremo di far bucare più vicino alla punta del naso in modo che il piercing sia libero di penzolare e oscillare, attirando molto l’attenzione.

I vantaggi del septum piercing

A differenza dei tatuaggi, i piercing sono una delle tecniche di body modification più facili da nascondere nel caso ci si stancasse di indossarli. A meno che non si faccia uso dei piercing dilatatori, ideati apposta per creare un foro anche molto ampio, che poi sarà difficile da richiudere se non ricorrendo alla chirurgia, i piercing sono di solito molto appariscenti quando li si indossa ma lasciano segni praticamente invisibili una volta che li si toglie. Se il buco del piercing si rimargina, la cicatrice è equivalente al massimo al diametro del piercing, che di norma è meno di 2 millimetri. I piercing praticati nelle zone in cui si buca la carne tendono a chiudersi, cicatrizzandosi, quindi spariscono definitivamente: è il caso dei piercing all’ombelico e al sopracciglio, per citare i più diffusi. I piercing praticati nella cartilagine, come appunto il septum piercing, tendono invece a non richiudersi facilmente, poiché la struttura interna della cartilagine tende a rimanere modificata a lungo una volta bucata. In questo caso, si cicatrizza solo lo strato esterno di pelle e il foro rimane pressoché praticabile per lungo tempo. Il septum piercing risulta quindi tendenzialmente poco doloroso nel momento in cui la cartilagine viene forata e, quando è ben stabilizzato, anche se per un periodo si decide di non indossarlo, tende a rimanere aperto o comunque facile da riaprire. Inoltre, se proprio si decide di non portarlo mai più, il foro si trova collocato in un punto interno al naso e quindi l’eventuale cicatrice è invisibile.

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